Guida pratica
La regione spagnola delle Isole Canarie offre un vantaggiosissimo regime tributario di agevolazioni fiscali e di aiuti alle imprese che difficilmente può trovare eguali all’interno dell’UE. Tutto ciò si deve soprattutto (ma non solo) al fatto che, per accedere ai numerosi vantaggi offerti, non sia richiesto il trasferimento fisico delle aziende in questa zona della Spagna: le Isole Canarie si trasformano, perciò, in un interessante HUB in cui decentrare parte dell’attività di qualunque azienda italiana che abbia attività all’estero, sia essa rivolta alla Spagna o meno: un vero e proprio HUB internazionale.
In altri post abbiamo già approfondito i vantaggi fiscali e i diversi strumenti e le opportunità offerte dal Governo Canario, che ruotano intorno al tasso di Irpeg (l’imposta sul reddito delle persone giuridiche) del 4% per qualunque utile percepito dallo stabilimento aperto nelle Isole Canarie, insieme ad altre numerose agevolazioni e sovvenzioni per il trasporto o gli investimenti in impianti, personale e attivi fissi.
Ma perché aprire uno stabilimento ZEC?
Perche l’attività dell’azienda italiana, nell’ambito del commercio di beni o servizi proiettato verso un contesto internazionale, passerà ad avere una tassazione del 4 % dell’Irpeg, permettendo, pertanto, il decentramento di quelle attività con una componente più marcatamente internazionale.
Che tipo di stabilimento è possibile aprire?
L’azienda italiana non dovrà trasferirsi alle Canarie. Basterà aprire una organizzazione stabile (una succursale o una filiale) controllata dalla società madre in Italia.
Questo regime è adatto alle piccole e medie imprese?
Assolutamente sì, dal momento che le piccole e medie imprese sono le più interessate alla ricerca di nuovi mercati ad un minor costo possibile, senza che il trasferimento all’estero richieda di avere la struttura di una grande impresa.
Come si avvia la procedura per il rilascio della licenza ZEC?
Il rilascio dell’autorizzazione ZEC va concessa dal Consorzio ZEC, l’organismo pubblico responsabile della valutazione del progetto e della verifica del soddisfacimento dei requisiti necessari a poter usufruire di questo particolare regime. La procedura parte, dunque, dalla presentazione di una relazione sull’attività, nella quale si descrive, appunto, l’attività esercita dall’impresa, il potenziale mercato a cui si rivolge e le risorse tecniche e umane necessarie al funzionamento dello stabilimento, insieme ad un semplice business plan a 5 anni.
Quanto tempo trascorrerà prima di sapere se l’azienda è ammessa come azienda ZEC?
Il Consorzio ZEC è dedicato esclusivamente a quello, per qui le tempistiche sono molto brevi. Nel termine massimo di 2 mesi, l’azienda avrà una risoluzione ufficiale che gli consentirà di proseguire con il resto delle pratiche per aprire lo stabilimento.
Quando e come si dovrà costituire lo stabilimento?
Una volta ottenuta l’autorizzazione, si disporrà di 6 mesi per poter attestare la costituzione o l’apertura dello stabilimento e la creazione dei posti di lavoro. Il tipo di organizzazione stabile inciderà anche sui tempi:
- nel caso di una società nuova con soci individuali, l’atto pubblico dovrà essere redatto presso un notaio Spagnolo (15-20 giorni),
- nel caso di una succursale di un’azienda italiana già esistente, si dovrà prendere il verbale della casa madre in cui si stabilisce l’apertura di uno stabilimento all’estero.
Quando potrà cominciare l’attività l’azienda?
La costituzione o l’iscrizione dello stabilimento e l’ottenimento della partita IVA e della registrazione presso la Previdenza Sociale consentirà all’azienda di richiedere la registrazione definitiva presso il Consorzio ZEC, con un margine di tempo di approssimativamente 10 giorni.
Aprire alle Canarie significa che devo lavorare verso il mercato locale?
No. Lo stabilimento può svolgere la sua attività anche al 100% con altri paesi, sia in ambito di import-export di beni come di servizi. La localizzazione dei clienti e fornitori dell’azienda non ha nessun impatto sul regime speciale ZEC.
Non voglio trasferirmi alle Canarie. Posso aprire comunque uno stabilimento?
Il socio, il manager o l’amministratore dell’azienda italiana non è costretto a trasferirsi. Gli basterà nominare una persona munita di facoltà generali per la gestione dello stabilimento e che questa sia effettivamente residente alle Canarie. Questa persona, però, sarà comunque soggetta al sistema interno di controllo che l’azienda abbia stabilito per i suoi manager.
Devo assumere 3 o 5 impiegati, a seconda della zona. Posso portarli dall’Italia?
Si, sempre che acquisiscano la residenza alle Canarie. Raggiunto il numero minimo di posti di lavoro, il resto del personale può non risiedere in loco, se l’attività può essere gestita dall’estero.
Ho ottenuto degli utili. Posso trasferirli in Italia liberamente?
Lo stabilimento ZEC è soggetto a tutta la normativa europea, pertanto la distribuzione degli utili verso la società madre italiana sarà esente da ritenuta alla fonte, e dunque potranno essere trasferiti liberamente in Italia, dove si applicherà il regime ordinario di utili ottenuti all’Estero in un paese con Convenzione per evitare la Doppia Imposizione.
Come funziona la tassazione per quanto riguarda l’IVA?
Le importazioni di beni e servizi fatte da aziende ZEC sono esenti di IVA.
Facciamo un esempio pratico:
la mia azienda eserce un’attività che richiede investimenti in R & S e non vorrei perdere le agevolazioni italiane. Cosa succede?
Oltre al ridotto tasso Irpeg (4%) e all’esenzione IVA, gli investimenti in R & S avranno una deduzione del 75 % nella dichiarazione Irpeg locale, consentendo dunque di decentrare anche questa attività verso lo stabilimento canario.